lunedì 26 novembre 2018

La Numero Uno Milano



Questa volta vi parlo di Lamberto, Marzia, Tony e Mauro Rivoltella, iniziando ad associare ad ogni racconto una pubblicità di Carlo Talamo.


Lamberto: lo vidi la prima volta al Pallequadre del 1992 e mi fece subito impressione. Non conoscevo gli harleysti e di venditori di Harley avevo incontrato solo Farinelli, il tipico lord inglese. A Roma girava qualche gruppo biker e persone che ruotavano attorno alla Numero Uno. Lamberto era un soggetto sui generis. Quando me lo presentarono mi dissero che era il responsabile vendite della Numero Uno di via Niccolini e lo vidi quasi subito far casino con Carlo e farsi dare i mozzichi sulle chiappe. Fu sua l'idea di fare la foto a Carlo mentre dormiva per terra all'Elba circondato da monetine che gira su internet.....
Mi sembrò da subito un simpatico-folle che non poteva fare altro che vendere Harley. Non lo avrei mai visto in altri posti che non fosse la Numero Uno. Farinelli mi confermò che lo stesso Carlo lo riteneva una delle persone più adatte a vendere le Harley. E quando Carlo diceva una cosa era praticamente legge. Lamberto l'ho perso di vista, ma l'ho incontrato assai poco. Giusto le rare volte in cui andavo a Milano a trovare i miei cugini e passavo da via Niccolini, o in qualche altro raduno. Era buffo.

Marzia Ogna: non ricordo se la incontrai per la prima volta al Pallequadre del 1992 oppure in qualche successiva occasione. Il primo contatto fu molto cordiale e quando entrai alla Numero Uno percepii che era lei a dominare la scena del negozio, ancor più di Lamberto. Rideva poco e sembrava un tantino distaccata ma, almeno con me, si è trattato solo di un atteggiamento iniziale. 
Non è che abbia mai parlato molto con Marzia a causa del fatto che ci siamo incontrati poche volte, però l'atteggiamento iniziale tradiva la realtà dei fatti.  Ogni tanto ci scriviamo e ne sono contento. 

Tony Manetta: parlo di lui in quanto la nostra conoscenza è cresciuta con i social network dal momento che di lui ho un pallido ricordo su quando lo incontrai alla Numero Uno. C'è sempre stata stima reciproca e questo mi basta. Mi fa molto piacere sentire e parlare anche con lui.

Mauro Rivoltella: che io ho chiamato fin da subito “Il Pistola”. Conosciuto al primo Pallequadre del 1992. Come per molte persone che ruotavano intorno a Carlo, il primo impatto non è stato dei più positivi. Semplicemente mi sembrava che se la tirasse (detto alla romana). Il solito milanese pieno di sé. Anche in questo caso (almeno con il sottoscritto) si è trattato di una prima impressione. Non che Mauro sia un tipo da cabaret, ma è molto più alla mano di quanto in realtà non sembri. Me me sono accorto nel lontano agosto del 1996, quando trascorsi con lui ed altri amici una breve vacanza a Porto Recanati dall'amica Barbara Gricia. Girava con la sua FXR Police e non si perdeva occasione per far casino. Divenne responsabile HOG Italia e quando mollò la carica me ne sono dispiaciuto molto. Era sempre un piacere vederlo ai vari eventi e farsi quattro risate. Non mi piace parlare di situazioni e persone che non conosco, ma Mauro era una persona estremamente indicata per quel ruolo e con un grande carisma che gli veniva dall'aver lavorato per lungo tempo ed a stretto contatto con Carlo. Sebbene non frequenti più l'ambiente Harley-Davidson, sono molto dispiaciuto che non ci sia più lui. 


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