mercoledì 28 agosto 2013

La Superbike va contro......la Superbike!!!!!!

Clamoroso autogoal della DORNA!!!! La società che detiene praticamente da sempre i diritti televisivi e commerciali del Mondiale della MotoGP e, da poco, anche della Superbike, dopo il flop delle CRT (cioè di moto ibride, nate con l'unico scopo di rimpinguare la griglia di partenza) nel Mondiale dei prototipi, le ripropone anche nella Superbike.
I punti salienti del neo nato regolamento per il 2014, infatti, sono:
-motori limitati;
-tetto di spesa per freni e sospensioni;
-introduzione della classe EVO, cioè di moto con motore stock e ciclistica superbike.
Nella mondiale prototipi l'introduzione delle CRT si è rivelato un vero e proprio fallimento. Dall'idea iniziale di avere delle moto a basso costo in grado di competere sotto alcuni aspetti con i prototipi veri e propri, si è arrivati alla amara constatazione che si correvano due campionati paralleli, dove le CRT avevano pochissimi margini di sviluppo e la maggior parte degli sponsor non erano interessati ad investirvi molte risorse (tranne la Aprilia).
Allora cosa è stato fatto ?
Sono state riproposte le moto ibride nel mondiale delle derivate di serie pensando che, essendo le superbike meno performanti dei prototipi, il divario possa essere quasi annullato. In questo modo più squadre sarebbero disposte ad un investimento che, almeno inizialmente, non sarebbe troppo eccessivo. Ma tutto finirebbe in una vera e propria bolla di sapone.
La verità è che, purtroppo, ormai la Superbike è stata snaturata, venendo ad essere quasi la gemella povera della MotoGp.
Quando nel 1988 nacque il Campionato del Mondo, ad opera del fratelli Flammini, le moto erano praticamente di serie. Poi sono andate evolvendosi, diventando un valido compromesso tra un prototipo ed una moto stradale. Negli ultimi l'acerrima competizione con i prototipi ne ha comportato uno snaturamento delle stesse, facendo salire i costi di gestione alle stelle.
Francesco Batta, che in fatto di Superbike la sa veramente lunga, in un'intervista rilasciata al settimanale “Motosprint” (n.33/agosto 2013) ha dichiarato che l'unico modo di ridurre le spese è quello di avere un regolamento “Stock”, cioè che permetta solo due o tre modifiche. In questo modo, secondo lui, si avranno costi realmente bassi, oltre a non far entrare in conflitto i due campionati.
Lo stesso Batta ha anche presentato un progetto in tal senso che è stato disatteso (!!!!).
Cosa succederà allora ???? E' probabile l'ennesimo fallimento dell'iniziativa da parte della DORNA che, dopo un iniziale momento di euforia, vedrà sorgere i primi problemi con i team a causa dei costi di gestione che non saranno direttamente proporzionali alle competitività delle moto EVO.

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