lunedì 24 giugno 2013

Basta con i moralismi

Correre è vivere. Tutto il resto è attesa.” Questa la celebre frase di Steve McQueen in uno noto film sulle corse automobilistiche: “Le Mans”.
Proprio dalla celebre ventiquattr'ore di Le Mans e dal grave lutto che ha colpito tutto l'ambiente all'ultima edizione (la morte di Simonsen a bordo della sua Aston Martin), prendo spunto per parlare delle corse motoristiche. Dopo la morte del pilota, diversi social forum e parte della stampa si sono scatenati contro gli sport motoristici, a dir la loro, troppo rischiosi.
Persone che mai si sono occupate di motori, diventano improvvisamente esperti del settore e moralizzatori per virtù divina. Virtù che permette loro di parlare in maniera spropositata, sciacquandosi la bocca delle più alte considerazioni a tema, salvo poi tornare nell'oblio da dove sono venute, non appena la notizia ha perso importanza. Perchè queste persone hanno uno stretto legame unicamente con la notizia e non con il fatto. A loro se muore un pilota non importa come è successo e non cercano le cause. Importa la notizia che permetta loro di esprimere la morale di cui sono integerrimi portatori.
Andando nello specifico, è logico che gli sport motoristici siano estremamente pericolosi ed abbisognano di adeguata sicurezza, sia attiva e passiva.
Ma lo sono meno delle strade che percorriamo tutti i giorni. Molto meno. Però un morto sulle strade ormai non fa quasi più notizia, mentre un pilota che perde la vita nella più famosa gara di durata di tutti i tempi sì. Non interessa nemmeno se quel pilota stia facendo ciò che più ama al mondo, realizzando il sogno di una vita.
La realtà è una sola: chi corre lo fa per pura passione e conosce bene i rischi a cui va incontro. Che lo faccia per professione o per diletto poco importa. Il sacro fuoco che lo spinge è e sarà sempre lo stesso.
Sarebbe il caso, allora, di piantarla con gli sterili moralismi da parrocchiano gaudente del proprio ruolo religioso (…..è veramente tale questo ruolo ?) ed iniziare a guardare il faccia la realtà una volta per tutte. La realtà del libero arbitrio della persona umana.

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