Siamo in pieno inverno e nonostante il Mondiale Superbike inizi a fine febbraio, l'inizio della stagione motociclistica appare quanto mai lontana. Molti hanno deciso di riporre in box la loro amata motoretta, dimenticandosela per qualche mese, in attesa che passi l’inverno e venga la tanto sospirata primavera. Altri, invece (come il sottoscritto) non aspettano che questo periodo per macinare chilometri nella notte in piena tranquillità, godendosi in maniera quasi masochista il freddo pungente.
Altri ancora ne approfittano per trasformare il mezzo in una bella special, effettuando lavori che in un’altra stagione non si sognerebbero mai di fare.
Insomma in un modo o nell’altro tutto ruota attorno a lei: l’immancabile moto. Che poi sia una custom, piuttosto che una sportiva. Che valga tremila euro, invece di cinquemila. Che abbia sul serbatoio un glorioso marchio o meno. Che ci si percorra trentamila chilometri all’anno in città o duemila in pista. Che la si sia comprata per passione o, così, per provare una due ruote. Che rappresenti uno stile di vita o, al contrario, un semplice mezzo di locomozione: tutto questo ha poca rilevanza. L’importante è che ci sia e ci abbia fatto godere di sensazioni indescrivibili che rendono unico ed irripetibile ogni contatto con lei.
Questo editoriale è dedicato a tutti, ma proprio tutti coloro che hanno avuto la fortuna di cavalcare per anni o solo anche per un attimo una motocicletta. Che in questo momento abbiano un qualche pensiero su di lei.
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