domenica 15 dicembre 2019

C'erano una volta le case motociclistiche.....


Ora ci sono solo “produttori” di moto. Non uso nemmeno il termine “costruttori”, che implica un qualcosa in più. Ora si è appiattito tutto. Una volta c'erano dei confini nella produzione delle motociclette. Confini dettati dalle proprie tradizioni e conoscenze che rendevano quasi ogni casa motociclistica (che si trattasse di grandi aziende o piccole “factory” poco importava) “unica”. Oggi, forse colpa della globalizzazione, si è andato quasi tutto perdendo.

Hanno iniziato le giapponesi negli anni novanta producendo custom (ad appannaggio quasi solo di Harley-Davidson) eppoi il fenomeno si è allargato a macchia d'olio fino ai giorni d'oggi. Una volta le giapponesi erano famose per le quattrocilindri sportive, Harley-Davidson per il suo V-Twin (e quando esplorò altri orizzonti durante l'era AMF ebbe solo a rimetterci), Moto Guzzi (della quale si può parlare a lungo dell'era De Tomaso...) per il suo V trasversale, BMW per il boxer ecc. Situazioni che le rendevano eccellenti nel proprio ambito. Sia il semplice consumatore che l'appassionato sapevano che se volevano comprare la moto da enduro dovevano rivolgersi alla casa X, se volevano la bicilindrica alla casa Y e così via dicendo, senza trovare sorprese di sorta.

Oggi praticamente ogni casa ha un catalogo infinito di moto di cui non sempre riesce a garantire la qualità elevata. La colpa primordiale, secondo me, è della globalizzazione che ha imposto nuove regole di mercato. Proprio in questi giorni Harley-Davidson ha annunciato la produzione di un bicilindrico di circa 400 cc in linea raffreddato a liquido, costruito in Cina. In un primo momento si è parlato della stessa base tecnica della Benelli. Ma vi rendete conto ???? Così si perde tutto!!!!! Così chi ama le moto si sentirà disorientato e chi si avvicina per la prima volta a questo mondo sarà indotto a scegliere principalmente sulla base del mero prezzo seguendo il logico ragionamento: voglio ad esempio un “mono” di piccola cilindrata, dato che sono tutti uguali vado da chi mi fa spendere un poco di meno.

Prima, invece, si capiva la tipologia di moto che si voleva comprare, si verificava la disponibilità economica eppoi si andava dalla casa di riferimento. Se vogliono continuare a sopravvivere le case motociclistiche debbono iniziare a fare grossi passi indietro e tornare a produrre moto come una volta. Ad identificarsi con il loro prodotto.

Come si può parlare di marketing e comunicazione, cercando di attirare nuovi clienti, se non sono le aziende motociclistiche in primis a credere in nella loro tradizione ???????? 

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