martedì 25 gennaio 2011

Verona 2011: la voglia di "Special" si allarga a macchia d'olio!














Centoventi mila spettatori in tre giorni! Questo è il dato da cui partire per le opportune considerazioni sul “Bike Expo 2011” che, per la terza volta, si è svolto a Verona.
Un dato che può far sorridere, a fronte di una crisi del settore sempre più evidente.
L'immatricolato del 2010 parla chiaro: 307.045, con un decremento del -24,2% rispetto al 2009.
Eppure l'affluenza a Verona è stata notevole. Così come le aziende di settore che sono sorte.
Incrociando questi due dati, possiamo tentare di dare una risposta a quanto si è visto in questi giorni.
Non è in crisi il motociclismo, ma solo l'immatricolazione del nuovo. La tendenza, infatti, è quella di recuperare la vecchia moto per trasformarla e tenerla per lungo tempo, facendone un pezzo unico. E questo bisogno di unicità, ha determinato, la creazione di numerose “special” realizzate per lo più da appassionati. Certo, salvo qualche rara eccezione come professionisti del settore quali Vyrus, Mr. Martini o Roberto Totti, non si è trattato di mezzi innovativi e futuristici. Ma si sono viste sempre belle moto, spesso utilizzando come base modelli poco diffusi.
Se la generale sensazione sarà confermata, nel prossimo futuro l'immatricolato non aumenterà di molto. Mentre vi sono tutte le basi affinchè il fenomeno “special” cresca.
Viste le dimensioni di quello che sarebbe più opportuno chiamare “movimento”, che si è espanso grazie anche al notevole contributo di alcuni organismi come la F.I.C. (Federazione Italiana Customizer), sarebbe auspicabile un intervento normativo da parte dello Stato, volto a modificare le severissime norme del Codice della Strada in tema di modifiche da apportare sui veicoli. Se, infatti, da un lato vi sono pochi specialisti che riescono, facendo “salti mortali” a costruire mezzi omologati. Dall'altro, la maggior parte non sono in regola con il Codice della Strada.
Basterebbe creare un organismo simile al TUV, presente in Germania, al quale affidare la possibilità di omologare parti e mezzi che rispettino i criteri di sicurezza, affidabilità rispetto delle normative europee in tema di rispetto ambientale.
Ma è così difficile ??

1 commento:

  1. Considerazione giusta ...per ora è impossibile vista la situazione politica , forse in seguito con le future votazioni e cambio di governo si può sperare in un'aperetura in tal senso .

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