lunedì 1 aprile 2013

Verso il futuro: niente moto senza elettronica!







Ultimamente, mentre leggevo tra i vari blog, siti internet e riviste cartacee la prova della Borile “Multiuso”, una delle moto a mio avviso più geniali degli ultimi anni, mi sono imbattuto in una considerazione sui difetti che le si attribuiscono (non cito volutamente la fonte di provenienza): mancanza dell'ABS (!!!!!!)
Immediatamente sono saltato dalla sedia e la mia mente è andata alla velocità della luce verso una serie di considerazioni sullo smodato utilizzo dei sistemi elettronici sulle moto (….per non parlare poi delle auto....).
Partiamo dalla prima e fondamentale considerazione: l'utilizzo dell'elettronica è iniziato sulle moto supersportive, affinchè tutti ne potessero sfruttare appieno il potenziale, che sarebbe stato ad appannaggio, invece, di pochi. In pratica sono cresciuti a dismisura i cavalli, intervenendo con l'elettronica per domarli.
Tutta questa operazione, se da un lato ha un indubbio fascino a livello mediatico, permettendo a coloro che gestiscono il marketing delle aziende di porre l'accento sulla ricerca tecnologica e sulla sicurezza attiva (cioè le situazioni idonee a prevenire le cadute), dall'altro si pone come grande limite al contenimento dei costi di produzione. E' vero che il mercato delle supersportive e fatto per la maggior parte da appassionati che vogliono il meglio e non pensano più di tanto al portafogli, ma la situazione stride.
Successivamente l'elettronica è arrivata anche sugli altri modelli, per poi divenire quasi un must di gran parte della produzione di serie. La Comunità Europea ha addirittura previsto che nei prossimi anni non possano essere omologate moto senza l'ABS.
Come detto, il risultato è stato non solo l'aumento dei costi di produzione e vendita dei mezzi (in un periodo in cui la crisi economica sta letteralmente devastando i paesi più industrializzati), ma anche appiattimento del piacere di possedere alcune moto.
Altro problema è da ricercare nella affidabilità di detti ausili alla guida (tipo controllo di trazione ed ABS). E' vero che le case motociclistiche effettuano numerosi test a riguardo, ma cosa succede se si verifica un guasto ????? Nella migliore delle ipotesi la moto si spegne, non riparte e si deve chiamare il carro attrezzi. Nella peggiore, ci si trova in balia degli eventi (non sono stati rari i casi accaduti ad un modello di una nota marca, in cui è saltato l'ABS ed i guidatori si sono trovati a camminare improvvisamente senza freni.....).
Ultimo problema. I dispositivi di ausilio alla guida dovrebbero servire a gestire moto difficili da guidare. Che senso avrebbe montarli su moto estremamente semplici e tranquille ???? Non sarebbe meglio prevedere dei corsi di guida a basso costo per gli inesperti ????

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